La Gazzetta Dello Sport/Roma, 8 Aprile 2009- by Maria Moroni

 

Una carta topografica ed una bussola sono gli strumenti necessari e sufficienti per provare l’orienteering: disciplina sportiva che si può praticare nei boschi e in città.

Lo scopo è di compiere un percorso (libero) nel minor tempo possibile, con passaggi obbligati segnati su una cartina che verrà consegnata prima della partenza, studiando, quindi, il tragitto più veloce. In questo sport vince colui che è in grado di orientarsi più rapidamente e di fare le scelte di percorso migliori. Raggiunto il punto di controllo, si dovrà registrare il passaggio sul proprio testimone di gara.

Studio e sport Maria Novella Sbaraglia, 26 enne di Subiaco, ha trovato sempre il tempo per lo studio e lo sport: ha studiato violino fino all’ottavo anno al Conservatorio dell’Aquila, ora è impegnata al I anno della specialistica in ingegneria ambientale ed è anche l’atleta italiana che, nella categoria donne, ha vinto più titoli italiani juniores partecipando alle discipline dello sprint, distanza middle e distanza long. Dal 2001 al 2003 ha partecipato a 3 Mondiali, con la squadra nazionale junior. E dal 2005 fa parte della nazionale assoluta.

Segreto Nel 2007, Maria Novella ha conquistato un’altra importante vittoria: il titolo italiano nella sua disciplina preferita, la distanza middle. Amante della natura, dopo aver praticato contemporaneamente all’orienteering il kayak, ha scelto l’ orienteering. “Questo è uno sport individuale che insegna a conoscersi meglio- spiega la Sbaraglia- ed a capire i propri limiti fisici e psicologici. Quando affronti un percorso di gara, si è soli con se stessi e devi conoscerti bene per capire qual è la scelta migliore. Questo sport mi ha formato, l’ho iniziato da adolescente, ed ho  imparato a fare affidamento solo su me stessa e a sacrificarmi.  

Gli allenamenti? Un po’ a Roma, alle Terme di Caracalla, e un po’ nei boschi di Monte Livata, intorno a Subiaco, per quelli specifici.”