La Gazzetta Dello Sport, 13 Luglio 2010 - by Maria Moroni

 

 Il pugilato come una pasione che brucia. Una luce in fondo alla strada della vita, da inseguire ad ogni costo. Non per soldi, che in Italia restano un miraggio per chi vuol fare della nobile arte una professione, ma per amore di una disciplina che eleva l'anima. 

Dilettante Angela Canizzaro, classe 1977, nata a Reggio Calabria, si avvicina alla boxe perchè è affascinata da Mike Tyson. E' diletante dal 2001 al 2003, anno del riconoscimento della boxe femminile in Italia.

Nel 2002 vinse il primo titolo italiano pesi piuma, mentre nel 2003 è bronzo europeo nei pesi gallo. Nel 2004 decide di passare al professionismo, disputando 4 match in 2 anni (3 vittorie e una sconfitta).

Le passioni  Oltre al ring, altre grandi passioni la contraddistinguono: i tatuaggi e l’ Islam.

Per Angela i tatuaggi sono il mezzo per raccontarsi e raccontare la storia della sua vita. Ognuno ha un significato. Mike Tyson, l' idolo ("Ogni 30 giugno festeggio il suo compleanno"), è piazzato in bella vista sul braccio destro, su quello sinistro c'è un tribale, un simbolo maori spicca sul polpaccio destro, una piccola tigre sulla pancia, un drago tribale dietro la schiena, la parola Amira (in arabo principessa) dietro il collo. Non a caso sul corpo c’è anche una scritta in arabo. La continua ricerca di una religione a cui credere l’ha portata ad abbracciare quella islamica.

La conversione “ Era da tanto tempo- diece Angela- che ricercavo l' approdo a una religione. Mi sono ritrovata nei dogmi di quella islamica e ovviamente mi sono sentita attratta da uomini musulmani. Mi sono sposata ed ho due splendidi figli, Soumaya (in arabo “Eletta”) di 4 anni ed Amir (in arabo “Principe”) di 1 anno e mezzo". Prosegue : " Con la religione islamica mi sono protetta dentro un sistema di regole. Forse sono stata sempre alla ricerca di una guida che mi faccia condurre una vita sana. E per di più non sono obbligata a portare nessun tipo di velo“.

Nel frattempo si è laureata in giurisprudenza ed ha iniziato ad intraprendere la carrera dell' avvocatura. Ha collaborato con uno studio legale di Napoli ed ora inizierà ua nuova avventura lavorativa a Reggio Calabria: "ma tutto questo mi è costato uno stop dalla boxe di 4 anni".

Il ritorno Nonostante una vita carica di impegni, Angela non abbandona mai l’idea di ritornare a combattere. Cambia procuratore ed allenatore e il 7 maggio di quest'anno finalmente rientra, a Napoli: si affida alla procuratrice Stefania Esposito e all’allenatore Pasqualino Silvestri. Vince per squalifica dell’avversaria, l'ungherese Klaudia Ferenci, dopo averle fatto subire anche un paio di conteggi.

Sembra di nuovo in rampa di lancio,ma la scalata ad un titolo importante s'interrompe nuovamente: ai primi di luglio viene annullato per problemi finanziari il match contro Milena Tronto per il tricolore dei gallo, quello che sarebbe stato il primo incontro della storia del nostro paese valido per un titolo italiano. Fortunatamente il 19 luglio dovrebbero essere fissati la data, il luogo e la borsa per quel match : e il sogno potrà continuare.