La Gazzetta Dello Sport/Roma, 22 Marzo 2009 - by Maria Moroni

 

Correre, strisciare, saltare, rotolare, muoversi tra gli spazi urbani nel modo più efficiente possibile è la filosofia del Parkour, ovvero l’arte dello spostamento, sport di strada nato in un quartiere alla periferia di Parigi negli anni ‘80.

Muretti, marciapiedi, viali e persino una colata di cemento possono diventare palestre a cielo aperto.

Tutto questo con un obiettivo: riuscire a muoversi, a spostarsi, a correre, attraverso una città, superando tutte le normali barriere architettoniche, non fermarsi mai, dunque, davanti agli “ostacoli urbani”, ma adattarsi continuamente.

Il parkour ha iniziato a diffondersi in Italia attraverso la rete.

Dal virtuale al reale il passo è stato breve: sono nate numerose associazioni sportive che hanno organizzano raduni in tutta Italia.

Da venerdì a ieri, la città di Roma ha partecipato con ben due eventi organizzati entrambi all’interno dell’VIII Municipio: l’associazione romana PKR( www.EcceParkour.eu) presso il Teatro di Tor Bella Monaca ha dato vita ad una tre giorni all’insegna del puro Parkour, aperto a tutti i traceurs d' Europa, pronti ad allenarsi e confrontarsi.

Hanno partecipato 124 atleti rappresentanti di ben 10 Nazioni allenandosi dalle 10 del mattino fino le ore 18.00 con stretching finale.

Si è esibito anche il gruppo internazionale di traucers  “Parkour Generations”.

Mentre a Torre Maura si è svolto l’altro evento organizzato dall’associazione StreetArts.org, manifestazione completamente dedicata alle arti di strada.

I partecipanti sono stati protagonisti di una giornata di sport, musica, acrobazie e street Art: oltre al Parkour, infatti, si sono svolte esibizioni di “basket free style”, breakdancers e writers, il tutto al ritmo della musica hip hop che ha fatto da colonna sonora all’intera manifestazione.