Corriere Dell'Umbria, 15 ottobre 2009- by Maria Moroni

 

La palestra di pugilato della Boxe Spoleto del maestro Gianni Burli si arricchisce di un nuovo prestigiosissimo alloro.

Il peso massimo Gianluca Sirci ha battuto sul ring del famoso “Dome” di Londra l’inglese Andrey “the Rock” Collins, conquistando il campionato d’Europa dei pesi massimi di chessboxng.

La nuova disciplina si sta diffondendo a macchia d’olio in Europa e al cospetto di Iepe B.T. Rubingh, l’olandese che ha portato per primo nel nostro continente questa disciplina che unisce gli scacchi al pugilato, e di Tim Woolgar, organizzatore della serata, Sirci ha superato ogni più rosea previsione andando a battere in terra britannica il fortissimo inglese, con al suo attivo un maggior punteggio scacchistico e una grande esperienza negli sport da combattimento essendo un famoso fighter di wrestling, muay thay, kickboxing e freefight.

Ma venerdì sera non ce ne è stato per nessuno.

In una bolgia come quello che era il famoso tempio del pugilato mondiale, il “Dome”, appunto, Sirci ha letteralmente demolito sia pugilisticamente che in ambito scacchistico il suo avversario, salito sul ring determinato come non mai e con l’assoluta intenzione di fare una bella figura davanti alle migliaia di spettatori inglesi.

Tutte le ore trascorse nella palestra Boxe Spoleto, tutte le sedute di allenamento spese a confrontarsi con il suo maestro Gianni Burli a fare le “figure” e a studiare il suo prossimo avversario, hanno dato i loro frutti. Così pure le sedute di sparring con i vari pugili spoletini e gli incontri di scacchi effettuati a bordo ring con i vari concorrenti venuti appositamente per allenarlo. Sirci, nuovo campione d’Europa, nonostante un malessere influenzale che lo aveva colpito nei giorni precedenti il match, ha superato se stesso e, ripresa dopo ripresa, dopo i quattro minuti di scacchi ripetuti tante volte, alla fine della nona ha costretto Andry Collins a dichiararsi sconfitto ed infliggendogli così il fatidico scacco matto.

Grande è stata l’emozione e la gioia di conquistare un campionato d’Europa in terra inglese contro un avversario britannico, ma c’è da ammettere che il fotltissimo pubblico ha accettato con estrema sportività la delusione patita e ha inneggiato per tanto tempo al nuovo campione made in Umbria.